martedì 3 febbraio 2009

Dialogo di un Uomo al Tacco spillo

Prima di tutto mi piacerebbe ringraziarti perchè fai le donne più belle Sia durante una giornata di lavoro che una semplice passeggiata al shopping.
Quando loro sono con te, la vita sembra essere un’altra e nessuna di loro sente la necessità di essere fidanzata o di vivere un matrimonio felice per sentirsi uniche.
Devo confessare che sento un po’ di invidia di te, tacco spillo, anche se loro dicono di no, sai che la misura conta, e la vecchia storia di saperlo usare è solo una chiacchiera da bar.
La tua grande fortuna è potere avere la misura che desideri e fare felice la maggioranza di loro.
Il mio problema, pur essendo tanto quanto te ricercato sul mercato, la mia misura sarà sempre M .L.
Comunque, ti devo dire caro amico tacco a spillo, che tu sei indispensabile per far si che la minigonna sia perfetta per tutte loro, tu fai si che iniziare a guardare sotto possa essere assai interessante.
So che fra te e lui esiste un’amicizia di lunga data: lontano dai miei pensieri voler distruggere tutta questa intimità fra voi. Al contrario: tu lo aiuti tantissimo, sei tu che trasforma avvenimenti importanti in momenti di puro estasi.
Quando tu sei alla tua massima altezza, i semafori non funzionano, le teste girano e gli incidenti stradali aumentano . Può capitare di prendere anche un verbale.
Hanno cercato varie volta di farti fuori: quelle insignificanti espadrilias, quelle comode ma tutte sceme snikers, o la povera concorrente scarpa da tennis. C’è stato anche lo stivale da militare, quello ti ha dato un po’ da lavorare. Comunque tu hai vinto e sei ancora il primo nella classifica.
Continua cosi, con le tue varie misure ma non lasciarti mai trascinare in basso.
Loro (donne) noi (uomini) ti daremo sempre la preferenza nazionale ed internazionale: le donne perché ti indossano, noi uomini perché godiamo della meravigliosa visione che tu ci proponi.

domenica 25 gennaio 2009

Perché per le donne non esiste il semplice si, no, o il non so?


E Dio fece Adamo, bello forte, forte bello.
Dio, essendo un essere di grande visione, ha capito che Adamo non ce la poteva fare tutto solo, in quel stupendo paradiso, ha capito che Adamo aveva bisogno di qualcuno per dare senso alla sua esistenza e cosi creò Eva. Per seguirlo, amarlo, essergli fedele, dare gioia, amore e obbedirgli.
Il tempo passò e lei (Eva) prese coscienza che forse aveva un’altra finalità, al di là di servire Adamo.
Iniziò la sua prima grande impresa, buttando fuori dal paradiso Adamo.
Adamo fino ad allora, prima che lei lo facesse buttare fuori dal paradiso, facendogli mangiare la famosa mela come si racconta nella leggenda (metropolis uomos), stava tranquillo, mangiava, dormiva, soddisfaceva le sua necessità sessuali, senza dover chiedere se lei aveva male di testa o no; andava a vedere la Champions, fumava il suo sigaro e non aveva bisogno di andare a fare shopping, andare al supermercato ogni benedetto sabato. Insomma Adamo stava proprio bene nel paradiso.
Con il foglio di via, dettato da Dio, rivisto e firmato da tutti i membri della assemblea divina, con decreto immediato, non c’è stato modo di rimanere; cosi Adamo + Eva hanno dovuto fare le valigie ed iniziare la loro avventura nell’esilio nei paesi dei sette nani, o sono otto?
Eva, nel nuovo mondo (sette o otto nani) si evolse sempre di più.
Aiuta Adamo a creare una società, mettendo al mondo delle altre creature, che si moltiplicheranno e creeranno altre migliaia di società.
Incentiva Adamo ad andare in guerra per conquistare nuovi mondi, usando il suo fascino (tette, fondo schiena e ….)
Porta Adamo alla conoscenza di nuove parole e frasi ancora sconosciute da lui, come: oggi non mi va, (prima nel paradiso a Eva andava sempre) Shopping (fu cosi che Adamo ha capito che non avrebbe mai smesso di lavorare) matrimonio (Adamo ha capito che la libertà era solo un’utopia).
Con tutti questi grandi cambiamenti e confusioni che Eva ha portato nella vita di Adamo, ovviamente sarebbe molto facile, se oggi lei potesse dire un semplice si, o no o un non lo so ad Adamo. Eva potrà dire Forse, Chissà o al massimo Può Darsi, perché lei vuole continuare la sua grande opera, da quando ha indotto Adamo a mangiare la mela: far si che lei porterà sempre le idee e Adamo porterà la croce.

sabato 17 gennaio 2009

Eleganza




L’eleganza di un uomo sta nel saper essere al momento giusto, alla perfetta ora senza fare rumore, la leggerezza di sapere portare se stesso senza colpa, senza peccato.
Non deve trovarsi nella giacca troppo stretta, le scarpe scomode, i pantaloni che non lo fanno sedere con armonia, voglio dire: che fanno soffrire le sue parti più preziose. Per non trovarsi in queste situazioni che lo porterà sicuramente a non raggiungere mai una sua eleganza, deve essere cosciente di quello che è, conoscersi bene e non desiderare essere nelle vesti di un altro.
L’eleganza viene da dentro ogni singolo uomo. Non si può essere un Newman se tu sei Dean, o un mister Sinatra se sei Jagger.
Quando si parla di eleganza, si pensa di solito all’abito che si indossa, certo, l'abito è complemento della vera eleganza che uno riesce a esternare . Perciò quando parlo di giacca stretta, voglio dire che forse non era una giacca cucita per te. Le scarpe non sono quelle che vanno bene ai tuoi adorabili piedi e quei pantaloni sicuramente non fanno bene al tuo fondo schiena.
La delicatezza di muovere le mani, o il modo discreto di porre gli sguardi su una donna e far sì che lei non si senta nuda, il tono di una voce dolce e decisa, avere la rapidità di tenere una donna, quando lei sta per scivolare, ascoltarla quando magari quello che lei sta dicendo non ha spazio dopo una giornata pesante che hai passato al lavoro: tutti questi sono dei piccoli dettagli che completano l'eleganza di un uomo.
E questa eleganza la puoi trovare nell’uomo: muratore, campagnolo, ragazzo, trendy, punk , portinaio meccanico, operaio, business e imprenditore, purchè lui abbia dentro di sè tutto quello che ho menzionato sopra, purchè lui abbia fiducia in se stesso e abbia avuto una buona educazione della vita.
Questa è l’eleganza che si respira e non si tocca come le stoffe , e già che il abito non fa il monaco sarebbe meglio che tutti gli uomini potessero iniziare ad essere eleganti prima di indossare un bell'abito firmato.
Dopo di questo potremmo parlare di quale abito, ti può fare sentire un principe.

giovedì 15 gennaio 2009

Domande e Risposte

Hai delle curiosità? O delle domande da fare? Lo puoi fare qui scrivendo nei
Commenti del blog oppure nella mia personale mail: www.dacostavalery@gmail.com.
Sarà una mia premura rispondervi.

Tutto quello che ti piacerebbe sapere di una donna e avevi paura di domandare




Adesso lo potrai fare qui, semplicemente e sinceramente.
Lo so, sono sempre una donna e questo vi può sempre intimidire.
Sono una donna che vi adora, è sempre stata incuriosita a scoprire e a vivere quest’universo meraviglioso degli uomini, perciò mi sono fatta più amici tra voi che amanti.
Da voi ho voluto solo la complicità, la generosità sempre adattata alla vostra possibilità mentale e… Ho voluta la vostra sensualità, eleganza nell’essere trasandato, nell’essere un business man, infine eleganza nell’essere semplicemente uomo, e come una donna terribilmente etero , ho voluto da voi una esplosione di sensualità e sessualità. Perciò non essendo una che ha voluto incatenarvi nella mia buia cantina, penso che vi sono proprio amica.
Donna: fragile nel diventare una gattina quando riceve le carezze
Donna, forte quando deve sostenere l’amore.
Donna. Un insieme di domande senza risposta
Donna, una risposta alle tue domande
Donna, un insieme di capelli sui tuoi cuscini
Donna, I tuoi profumati cuscini
Donna, una rottura in mezzo al tuo sport preferito
Donna, il tuo sport preferito.
Donna, casini
Donna, soluzioni.
Donna da litigare, piangere ,ridere , emozionare e finalmente giocare questo stupendo match chiamato amore.